"Come dei profeti, riparatori di brecce"
"Come dei profeti, riparatori di brecce", il punto dell'assistente nazionale CSI don Alessio Albertini su Avvenire 16settembre
"Come dei profeti, riparatori di brecce"
Non so se vi è mai capitato in questi tempi, in cui timidamente cominciamo a riprendere le nostre attività, di chiedervi quale può essere ancora la grande mission del Csi. Sicuramente ci è chiesto di assumerci la nostra responsabilità che è quella di “esserci”, anche solo come un “ospedale da campo”. Rispetto alla sua origine, il Csi oggi non si trova a ricominciare sulle macerie lasciate dalle bombe. Tuttavia nella vita di tanti, e forse anche nella nostra, si sono aperte brecce che offrono al nemico l’occasione per sferrare un attacco. Come quando, durante gli assedi attorno alle mura delle città, l’avversario si faceva largo a colpi di piccone e artiglieria per entrare con forza e conquistare. Così, assediati da lunghi giorni di pandemia, di isolamento, di sospensione delle attività, magari anche segnati dalla malattia, si è aperta una breccia nel nostro cuore. È lì che il nemico ha trovato un pertugio per attaccarci sotto forma di delusione, scoraggiamento, lamentela, egoismo. In tanti ragazzi
ha lasciato il segno della stanchezza, del vuoto, della “malavoglia”, della rinuncia. Il profeta Isaia, nell’accompagnare il popolo rientrato dall’esilio, definiva il vero profeta “riparatore di brecce e restauratore di strade”. È il titolo della prossima riunione degli Assistenti Ecclesiastici del Csi, che nei giorni 23 e 24 settembre si ritroveranno a Roma. Il desiderio non è quello di trovare soluzioni ma avviare processi perché anche il Csi faccia la sua parte in questo tempo di ripartenza. Credo che lo sport possa giocare un ruolo importante ma solo se si impegnerà a riparare le brecce dei cuori e non soltanto perché saprà riorganizzarsi. Si ripara quando non si impongono inutili fardelli sulle spalle delle persone; quando le parole sono usate per sostenere anziché offendere; quando ci si impegna a costruire una relazione; quando non si discrimina nessuna storia personale.
ha lasciato il segno della stanchezza, del vuoto, della “malavoglia”, della rinuncia. Il profeta Isaia, nell’accompagnare il popolo rientrato dall’esilio, definiva il vero profeta “riparatore di brecce e restauratore di strade”. È il titolo della prossima riunione degli Assistenti Ecclesiastici del Csi, che nei giorni 23 e 24 settembre si ritroveranno a Roma. Il desiderio non è quello di trovare soluzioni ma avviare processi perché anche il Csi faccia la sua parte in questo tempo di ripartenza. Credo che lo sport possa giocare un ruolo importante ma solo se si impegnerà a riparare le brecce dei cuori e non soltanto perché saprà riorganizzarsi. Si ripara quando non si impongono inutili fardelli sulle spalle delle persone; quando le parole sono usate per sostenere anziché offendere; quando ci si impegna a costruire una relazione; quando non si discrimina nessuna storia personale.
Don Alessio AlbertiniAssistente Ecclesiastico CSI Nazionale
scritto da AVVENIRE
[] []
[]
[]
[]