Da Londra l’entusiasmo per la ripresa dello sport
IL PUNTO di Vittorio Bosio -Presidente CSI Nazionale
"Da Londra l’entusiasmo per la ripresa dello sport"
Lo sport ci aiuta, lo sport è di esempio. In questi giorni di entusiasmo per i risultati conseguiti dalla Nazionale di calcio e dal giovane Matteo Berrettini nel tennis, non possiamo perdere l’occasione di valorizzare quello che di questi successi è tipica espressione dello sport: la tenacia, la fiducia nei propri mezzi, la capacità di lavorare per un obiettivo e, al di sopra di tutto, il sentirsi squadra. In questo ultimo caso mi riferisco, ovviamente, più alla Nazionale che a Berrettini, di cui sappiamo abbastanza poco ma che ha dato dimostrazione di coraggio e allo stesso tempo di umiltà.
Questo, oggi, in Italia, è un clima positivo perché nutre l’entusiasmo che aiuta la ripresa di tutte le attività sportive. Siamo nella stagione del gioco, delle attività all’aperto, del ritorno sui campi, nelle piazze, sui sentieri delle gare. Le grida e la gioia dei bambini di tutto il Paese stanno dando un “colore” nuovo ai centri estivi, ai campus, ai grest, a tutto quello, insomma, che rappresenta in questi tempi l’offerta del Csi e degli Oratori. Dopo tanto resistere è il tempo del ricominciare. Avendo sempre al centro il servizio ai bambini e ai ragazzi. Questo è il risultato più importante, quello che quasi non osavamo sperare quando, nei momenti più bui dei mesi passati, abbiamo sentito salire, nei nostri dirigenti, l’affanno.
La ripresa di queste settimane ci permette di guardare con fiducia al futuro. Ma non sarà tutto facile, anzi.
Siamo nella condizione di chi si alza dal letto dopo mesi di immobilità. Anche solo rimettersi in piedi, a settembre, sarà faticoso. Non sarà come accendere la luce schiacciando l’interruttore. Andremo incontro a forme nuove di organizzazione, dovremo continuare a vigilare perché non si ritorni alle spaventose situazioni dello scorso autunno, anche se la campagna vaccinale che prosegue spedita dovrebbe metterci al riparo dalle conseguenze più gravi.
Se penso alle nostre società sportive, a quello che hanno saputo fare nei mesi scorsi, alla capacità di reinventarsi in ogni situazione, non posso essere pessimista.
Sicuramente sapranno essere pronti per cogliere tutte le occasioni che si presenteranno evitando di tornare in situazioni apocalittiche. Settembre sarà il tempo delle verifiche, perché è evidente che, per quanto siano stati importanti nei tempi della crisi, non si può vivere sempre di sussidi e sostegni. Dobbiamo riprendere a camminare con le nostre gambe e il CSI è pronto a fare la propria parte, nella speranza che ai livelli governativi non perdano di vista il vero bene dell’attività sportiva che passa da tanti dirigenti volontari generosi e infaticabili, ai quali però bisogna dare serenità di azione e regole certe. Lo sto ribadendo da tanto tempo. Spero che serva a qualcosa.
La ripresa di queste settimane ci permette di guardare con fiducia al futuro. Ma non sarà tutto facile, anzi.
Siamo nella condizione di chi si alza dal letto dopo mesi di immobilità. Anche solo rimettersi in piedi, a settembre, sarà faticoso. Non sarà come accendere la luce schiacciando l’interruttore. Andremo incontro a forme nuove di organizzazione, dovremo continuare a vigilare perché non si ritorni alle spaventose situazioni dello scorso autunno, anche se la campagna vaccinale che prosegue spedita dovrebbe metterci al riparo dalle conseguenze più gravi.
Se penso alle nostre società sportive, a quello che hanno saputo fare nei mesi scorsi, alla capacità di reinventarsi in ogni situazione, non posso essere pessimista.
Sicuramente sapranno essere pronti per cogliere tutte le occasioni che si presenteranno evitando di tornare in situazioni apocalittiche. Settembre sarà il tempo delle verifiche, perché è evidente che, per quanto siano stati importanti nei tempi della crisi, non si può vivere sempre di sussidi e sostegni. Dobbiamo riprendere a camminare con le nostre gambe e il CSI è pronto a fare la propria parte, nella speranza che ai livelli governativi non perdano di vista il vero bene dell’attività sportiva che passa da tanti dirigenti volontari generosi e infaticabili, ai quali però bisogna dare serenità di azione e regole certe. Lo sto ribadendo da tanto tempo. Spero che serva a qualcosa.
scritto da AVVENIRE
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