"Due auguri speciali ai presidenti Mattarella e Malagò"
Il punto del Presidente nazionale CSI Vittorio Bosio su Avvenire 3 febbraio.
"Due auguri speciali ai presidenti #Mattarella e #Malagò"
Mi ha molto colpito e preoccupato la notizia della positività al Covid del presidente del Coni, Giovanni Malagò, al suo arrivo in Cina, in missione per seguire da vicino gli imminenti Giochi Olimpici invernali.
Fortunatamente è asintomatico e mi auguro che possa presto riprendere la sua solita intensa attività di accompagnamento e vicinanza ai nostri alfieri a Pechino. A lui faccio il mio migliore In bocca al lupo come a tutti gli atleti che tra poco inizieranno le gare, consapevole che quello da loro espresso nelle gare sia il più alto livello della prestazione sportiva. Tornando in casa CSI, ripenso alla proposta associativa, capace di un'attività di diverso spessore atletico, ma sicuramente di alto profilo umano. Il nostro è, infatti, un invito a vivere un'esperienza sportiva accogliente ed inclusiva, dalla quale spesso possano maturare e sbocciare anche dei grandi campioni. E di campioni l'Italia è assai ricca, come è stato dimostrato dagli eccezionali risultati ottenuti negli ultimi anni ed in particolare nel 2021.
Mi auguro vivamente che gli atleti azzurri sappiano ancora una volta essere di esempio e possano trasmettere la passione per lo sport ai nostri giovani ragazzi nel modo giusto: come impegno e gioia di stare insieme, occasione formativa e anche educativa. Di questi tempi siamo costretti, ahinoi, a prendere atto che la pratica sportiva, di ogni livello, deve fare ancora i conti con la pandemia. Per quanto, giorno dopo giorno, cominciamo a intravedere una concreta speranza di ripresa e i numeri appaiono meno devastanti, le preoccupazioni sono ancora molte, serie, al punto che tali fatiche sono arrivate a condizionare perfino gli sport di vertice, come ad esempio la Serie A di calcio. Noi possiamo fare qualcosa? Lo sport può aiutare ad uscire da questa situazione? Credo proprio di sì. La conferma la possiamo trovare nelle statistiche di questi tempi che rilevano un forte aumento degli interventi di psicologi e di psichiatri chiamati a prendersi cura dei giovani. Ecco, il CSI, grazie alle numerose società sportive attive in tutta Italia, può essere un punto di riferimento per l'organizzazione di attività sportive che accolgano questi giovani e li aiutino a ritrovare quell'equilibro psico-fisico che solo il movimento, il gioco, l'allegria, l'aria aperta, la relazione con gli amici, può garantire. In ultimo senza entrare nei fatti della politica, che si sta ripensando, sento però il desiderio di esprimere, quale Presidente Nazionale del CSI, sincera gratitudine al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per l'esempio di come essere sinceramente al servizio della comunità. Un grande esempio per tutti noi italiani. E non solo.
Fortunatamente è asintomatico e mi auguro che possa presto riprendere la sua solita intensa attività di accompagnamento e vicinanza ai nostri alfieri a Pechino. A lui faccio il mio migliore In bocca al lupo come a tutti gli atleti che tra poco inizieranno le gare, consapevole che quello da loro espresso nelle gare sia il più alto livello della prestazione sportiva. Tornando in casa CSI, ripenso alla proposta associativa, capace di un'attività di diverso spessore atletico, ma sicuramente di alto profilo umano. Il nostro è, infatti, un invito a vivere un'esperienza sportiva accogliente ed inclusiva, dalla quale spesso possano maturare e sbocciare anche dei grandi campioni. E di campioni l'Italia è assai ricca, come è stato dimostrato dagli eccezionali risultati ottenuti negli ultimi anni ed in particolare nel 2021.
Mi auguro vivamente che gli atleti azzurri sappiano ancora una volta essere di esempio e possano trasmettere la passione per lo sport ai nostri giovani ragazzi nel modo giusto: come impegno e gioia di stare insieme, occasione formativa e anche educativa. Di questi tempi siamo costretti, ahinoi, a prendere atto che la pratica sportiva, di ogni livello, deve fare ancora i conti con la pandemia. Per quanto, giorno dopo giorno, cominciamo a intravedere una concreta speranza di ripresa e i numeri appaiono meno devastanti, le preoccupazioni sono ancora molte, serie, al punto che tali fatiche sono arrivate a condizionare perfino gli sport di vertice, come ad esempio la Serie A di calcio. Noi possiamo fare qualcosa? Lo sport può aiutare ad uscire da questa situazione? Credo proprio di sì. La conferma la possiamo trovare nelle statistiche di questi tempi che rilevano un forte aumento degli interventi di psicologi e di psichiatri chiamati a prendersi cura dei giovani. Ecco, il CSI, grazie alle numerose società sportive attive in tutta Italia, può essere un punto di riferimento per l'organizzazione di attività sportive che accolgano questi giovani e li aiutino a ritrovare quell'equilibro psico-fisico che solo il movimento, il gioco, l'allegria, l'aria aperta, la relazione con gli amici, può garantire. In ultimo senza entrare nei fatti della politica, che si sta ripensando, sento però il desiderio di esprimere, quale Presidente Nazionale del CSI, sincera gratitudine al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per l'esempio di come essere sinceramente al servizio della comunità. Un grande esempio per tutti noi italiani. E non solo.
scritto da AVVENIRE
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