È morto Monsignor Vittorio Peri
24-08-2021 22:15 - News nazionali
“Ciao Don Vittorio! Grazie per il tuo esempio”
E' tornato alla casa del Padre all'età di 88 anni nella mattinata di martedì 24 agosto mons. Vittorio Peri. Per lunghi anni, dal 1995 al 2005, è stato consulente ecclesiastico nazionale del Csi. Il Centro Sportivo Italiano, nelle parole del presidente Bosio, lo ricorda come sacerdote ed uomo di grande cultura e di grande umanità, capace di donare il suo tempo e di offrire la sua visione della vita con semplicità.
Questo va sottolineato: ha amato il CSI e la sua mission, e lo ha dimostrato, prendendo per mano l'Associazione, negli anni del suo impegno con noi, per la realizzazione di grandi ideali ma sempre calando il Vangelo nella quotidianità.
Sono esempi che ho scolpiti nel mio cuore e ai quali ricorro quando sento il bisogno di una guida. Tanti esempi virtuosi che conservo nel cuore.
Ritratto di don Vittorio Peri
Assisi, 24 agosto '21
Fonte: Vittorio Bosio Presidente CSI Nazionale
E' tornato alla casa del Padre all'età di 88 anni nella mattinata di martedì 24 agosto mons. Vittorio Peri. Per lunghi anni, dal 1995 al 2005, è stato consulente ecclesiastico nazionale del Csi. Il Centro Sportivo Italiano, nelle parole del presidente Bosio, lo ricorda come sacerdote ed uomo di grande cultura e di grande umanità, capace di donare il suo tempo e di offrire la sua visione della vita con semplicità.
Non posso nascondere che la notizia mi ha messo in uno stato d'animo di umano dolore, Intimamente malinconico e commosso, per un saluto che mai avrei voluto fare: don Vittorio Peri è tornato alla casa del Padre.
Lo dico nello spirito cristiano, consapevole che la speranza della vita eterna è quel sentimento che cambia lo sguardo sulla storia umana, e in particolare cambia lo sguardo sulla morte.
Don Vittorio, tornato alla casa del Padre è perciò ora tanto più vicino a noi di quanto lo sia mai stato.
Vicino, a me come ai tanti amici che al suo paterno affetto ricorrevano nei momenti difficili, don Vittorio lo è stato davvero e in modo concreto, profondo, pur nel suo modo lieve e garbato, nella certezza che nella realizzazione del Vangelo c'è la risposta ad ogni tormento umano.
Di lui ho nel cuore anche i momenti di preghiera, di silenzio, di meditazione. Poiché avevamo lo stesso grande scopo, quello di promuovere l'Associazione su tutto il territorio nazionale, ci capivano nello sguardo, senza bisogno di tante parole.
Oggi più che mai sento di avere avuto in lui come amico e sostegno, un uomo di grande cultura e di grande umanità, capace di donare il suo tempo e di offrire la sua visione della vita con semplicità.
Di lui è giusto ricordare che sapeva esserci quanto più era difficile farlo. Non era, insomma, di quelle persone che sanno essere vicine solo nei momenti felici. Anzi: era proprio nei momenti difficili che ti faceva sentire la sua operosa vicinanza. A volte anche senza doverlo cercare. Sapeva infatti quando era il momento di farsi avanti ad offrire il proprio aiuto. Don Vittorio aveva la sensibilità di cercare il positivo anche nelle vicende più dolorose, e per questo era capace di illuminare l'orizzonte anche quando sembrava che tutto fosse buio.
In lui, sia io che i tanti amici che hanno avuto responsabilità nella vita del CSI, abbiamo trovato sempre un sincero incoraggiamento a scegliere il percorso giusto, a fare la strada che, per quanto complicata, ti portava avanti, ti portava in alto. Sempre per il bene dell'Associazione, sempre nel segno della Provvidenza, innamorato com'era del ruolo educativo e formativo dello sport cristianamente ispirato qual è quello del Centro Sportivo Italiano.Lo dico nello spirito cristiano, consapevole che la speranza della vita eterna è quel sentimento che cambia lo sguardo sulla storia umana, e in particolare cambia lo sguardo sulla morte.
Don Vittorio, tornato alla casa del Padre è perciò ora tanto più vicino a noi di quanto lo sia mai stato.
Vicino, a me come ai tanti amici che al suo paterno affetto ricorrevano nei momenti difficili, don Vittorio lo è stato davvero e in modo concreto, profondo, pur nel suo modo lieve e garbato, nella certezza che nella realizzazione del Vangelo c'è la risposta ad ogni tormento umano.
Di lui ho nel cuore anche i momenti di preghiera, di silenzio, di meditazione. Poiché avevamo lo stesso grande scopo, quello di promuovere l'Associazione su tutto il territorio nazionale, ci capivano nello sguardo, senza bisogno di tante parole.
Oggi più che mai sento di avere avuto in lui come amico e sostegno, un uomo di grande cultura e di grande umanità, capace di donare il suo tempo e di offrire la sua visione della vita con semplicità.
Di lui è giusto ricordare che sapeva esserci quanto più era difficile farlo. Non era, insomma, di quelle persone che sanno essere vicine solo nei momenti felici. Anzi: era proprio nei momenti difficili che ti faceva sentire la sua operosa vicinanza. A volte anche senza doverlo cercare. Sapeva infatti quando era il momento di farsi avanti ad offrire il proprio aiuto. Don Vittorio aveva la sensibilità di cercare il positivo anche nelle vicende più dolorose, e per questo era capace di illuminare l'orizzonte anche quando sembrava che tutto fosse buio.
Questo va sottolineato: ha amato il CSI e la sua mission, e lo ha dimostrato, prendendo per mano l'Associazione, negli anni del suo impegno con noi, per la realizzazione di grandi ideali ma sempre calando il Vangelo nella quotidianità.
Sono esempi che ho scolpiti nel mio cuore e ai quali ricorro quando sento il bisogno di una guida. Tanti esempi virtuosi che conservo nel cuore.
Mi mancherà e mancherà a tutto il Centro Sportivo Italiano. Nella sua vita ha ricoperto incarichi di grande rilievo con competenza, dedizione e sensibilità. Nel 1983, è nominato canonico della cattedrale di San Rufino e vicario generale della diocesi; nel 1999 viene nominato preside dell'Istituto Teologico di Assisi dove ha anche insegnato. Dal 2000 al 2006 è stato priore del Capitolo della chiesa cattedrale di San Rufino; nel 2002 gli viene affidato l'ufficio stampa della diocesi e l'organizzazione mediatica in sinergia con la Sala stampa della Santa Sede della Giornata mondiale di preghiera per la pace, celebrata in presenza di papa San Giovanni Paolo II. Nel 2004 viene nominato assistente spirituale dell'Istituto secolare “Spigolatrici della Chiesa”; 2006 diviene vicario giudiziale e vicario episcopale per la Cultura; nel 2009 viene chiamato a ricoprire l'incarico di vicario giudiziale aggiunto del tribunale ecclesiastico regionale umbro; nel 2010 viene nominato presidente nazionale della Federazione italiana dell'Unione Apostolica del Clero e membro del Comitato etico scientifico dell'Istituto Serafico di Assisi dove ha ricoperto anche il ruolo di vice presidente e ha ricoperto il ruolo di direttore del mensile diocesano Chiesa Insieme.
Don Vittorio è stato esempio di militanza associativa, appassionandosi a discipline come il rugby, ma anche alla pallavolo e altre, occupandosi di formazione e ispirando tantissimi dirigenti. Un impegno straordinario che approda, a partire dal 1995, con la nomina, da parte della Conferenza episcopale Italiana, a Consulente ecclesiastico nazionale del Centro sportivo Italiano. Un dono immenso per tutta l'associazione, per coloro che lo hanno incontrato e per quanti hanno potuto, anche grazie ai suoi numerosi scritti, interventi, contributi, approfondire il significato più profondo e spirituale dell'esperienza sportiva.
Uomo di elevatissimo spessore spirituale e culturale, ha saputo essere di più: ha accompagnato l'associazione nelle transizioni anche più complesse, offrendo i beni più preziosi che si possano condividere: tempo ed amicizia. Ha saputo aiutare i dirigenti nazionali che si sono succeduti, indicando sempre le rotte migliori, illuminando la strada, riportando al cuore del Vangelo ogni situazione. Grazie a don Vittorio, il CSI, ogni anno (tranne per cause di forza maggiore come il terremoto e la pandemia) ha celebrato il proprio meeting dei dirigenti a Santa Maria degli Angeli. In quella Assisi che don Vittorio raccontava, rendendo vivi Francesco e Chiara e aiutando noi tutti a provare ad essere migliori, don Vittorio è stato sempre presente. Lo sarà ancora, in modo diverso, ma non smetterà mai di seguirci, di richiamarci e anche di rimproverarci.
Ringrazio il Signore per aver posto don Vittorio nella vita del CSI e nella mia e sono certo che la sua benedizione, che amava impartire nella formula che frate Francesco offrì a frate Leone, ci accompagnerà per sempre, dandoci la forza di proseguire in quella missione in cui proprio lui, più di tutti, ha sempre creduto: educare attraverso lo sport.
Ciao don Vittorio e grazie per il tuo esempio, la tua presenza, la tua vita.
Vittorio Bosio
Presidente Nazionale
Centro Sportivo Italiano
Giovedì 26 agosto alle ore 10 la cerimonia funebre nella cattedrale di San Rufino
Don Vittorio è stato esempio di militanza associativa, appassionandosi a discipline come il rugby, ma anche alla pallavolo e altre, occupandosi di formazione e ispirando tantissimi dirigenti. Un impegno straordinario che approda, a partire dal 1995, con la nomina, da parte della Conferenza episcopale Italiana, a Consulente ecclesiastico nazionale del Centro sportivo Italiano. Un dono immenso per tutta l'associazione, per coloro che lo hanno incontrato e per quanti hanno potuto, anche grazie ai suoi numerosi scritti, interventi, contributi, approfondire il significato più profondo e spirituale dell'esperienza sportiva.
Uomo di elevatissimo spessore spirituale e culturale, ha saputo essere di più: ha accompagnato l'associazione nelle transizioni anche più complesse, offrendo i beni più preziosi che si possano condividere: tempo ed amicizia. Ha saputo aiutare i dirigenti nazionali che si sono succeduti, indicando sempre le rotte migliori, illuminando la strada, riportando al cuore del Vangelo ogni situazione. Grazie a don Vittorio, il CSI, ogni anno (tranne per cause di forza maggiore come il terremoto e la pandemia) ha celebrato il proprio meeting dei dirigenti a Santa Maria degli Angeli. In quella Assisi che don Vittorio raccontava, rendendo vivi Francesco e Chiara e aiutando noi tutti a provare ad essere migliori, don Vittorio è stato sempre presente. Lo sarà ancora, in modo diverso, ma non smetterà mai di seguirci, di richiamarci e anche di rimproverarci.
Ringrazio il Signore per aver posto don Vittorio nella vita del CSI e nella mia e sono certo che la sua benedizione, che amava impartire nella formula che frate Francesco offrì a frate Leone, ci accompagnerà per sempre, dandoci la forza di proseguire in quella missione in cui proprio lui, più di tutti, ha sempre creduto: educare attraverso lo sport.
Ciao don Vittorio e grazie per il tuo esempio, la tua presenza, la tua vita.
Vittorio Bosio
Presidente Nazionale
Centro Sportivo Italiano
Giovedì 26 agosto alle ore 10 la cerimonia funebre nella cattedrale di San Rufino
Ritratto di don Vittorio Peri
ASSISI – Monsignor Vittorio Peri, attuale vicario episcopale per la cultura era nato a Fossato di Vico il 4 settembre del 1932 ed era stato incardinato nella diocesi di Assisi il 30 settembre del 1982. Uomo di grande spessore spirituale e culturale monsignor Peri ha ricoperto numerosi incarichi; monsignor Sergio Goretti lo nominò canonico della cattedrale di San Rufino e nel 1983 vicario generale della diocesi per più di dieci anni. Importanti e molteplici i suoi incarichi sia a livello nazionale sia locale. Nel 1995 la Conferenza episcopale Italiana lo nomina Consulente ecclesiastico nazionale del Centro sportivo Italiano, incarico che gli verrà ulteriormente rinnovato nei successivi trienni. Nel 1999 viene nominato per un triennio preside dell'Istituto Teologico di Assisi dove ha anche insegnato. Dal 2000 al 2006 è stato priore del Capitolo della chiesa cattedrale di San Rufino dove ha rappresentato e coordinato con attenzione l'attività dell'ente. Brillante scrittore e giornalista nel 2002 gli viene affidato l'ufficio stampa della diocesi e l'organizzazione mediatica in sinergia con la Sala stampa della Santa Sede della Giornata mondiale di preghiera per la pace celebrata in Assisi alla presenza di papa San Giovanni Paolo II. Nel 2004 viene nominato assistente spirituale dell'Istituto secolare “Spigolatrici della Chiesa”. Nel 2006 l'attuale vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, lo ha nominato vicario giudiziale e vicario episcopale per la Cultura, incarichi che ha ricoperto fino ad oggi con tanto impegno nonostante la malattia. Nel 2009 viene chiamato a ricoprire l'incarico di vicario giudiziale aggiunto del tribunale ecclesiastico regionale umbro. Nel 2010 viene nominato presidente nazionale della Federazione italiana dell'Unione Apostolica del Clero e membro del Comitato etico scientifico dell'Istituto Serafico di Assisi dove ha ricoperto anche il ruolo di vice presidente. Attuale direttore del mensile diocesano Chiesa Insieme ha sempre continuato a coordinare l'attività, a scrivere il suo editoriale ‘Parabole moderne' per lo stesso bollettino e per altre testate locali. Brillante e notevole la sua produzione letteraria con una serie di pubblicazioni di vario genere, dal libro 'Assisi ‘93, Fotocronaca di una speranza' a ‘San Ludovico da Casoria', da ‘Uomini e Pietre' a ‘Rita da Cascia', da ‘Alla fine l'amore, domande e risposte sull'Aldilà' a ‘Pensieri sparsi verso l'Oltre'. “Piangiamo la scomparsa del nostro confratello, il caro don Vittorio – dice il vescovo Sorrentino – di cui personalmente ho potuto apprezzare la grande fede, forte, fervida e riservata, lo spessore culturale con un'attenzione alla bellezza e alla conoscenza. Preghiamo per lui e siamo vicini ai suoi parenti in questo momento di dolore nella consapevolezza che ci proteggerà dal Cielo”. La cerimonia funebre, presieduta dal vescovo, si terrà giovedì 26 alle ore 10 nella cattedrale di San Rufino.
Assisi, 24 agosto '21
Fonte: Vittorio Bosio Presidente CSI Nazionale