MESSAGGIO DI FINE ANNO 2022 E AUGURI PER IL 2023!
Messaggio di fine anno del Presidente regionale Carlo Faraci del CSI Toscana e gli auguri a tutti per un buon 2023.
Siamo ormai al termine di questo anno 2022 ed è giustamente il tempo di bilanci.
Lasciamo un anno durante il quale il mondo dello sport è tornato a vivere, dopo due anni di una pandemia devastante. E' ripartito con entusiasmo, con voglia immensa di recuperare quello che era andato perduto. Certo la fatica è stata grande, le difficoltà economiche rilevanti e certamente i “ristori” ricevuti dalle associazioni sportive non sono stati sufficienti. Soprattutto la difficoltà maggiore è stata quella psicologica, far tornare le famiglie a vedere nella pratica sportiva un'occasione di socializzazione e di incontro. I giovani, soprattutto, sono stati le maggiori vittime di questa situazione, dove da tutte le parti, anche in modo improvvido, si raccomandava il “distanziamento sociale”.
Il Csi in questi anni c'è stato! C'è stato a tutti i livelli a partire dai comitati territoriali. Ha alzato la voce nei confronti delle Istituzioni ed ha fatto sentire la vicinanza ed il supporto alle società sportive, ai gruppi parrocchiali ed ai circoli ricreativi. A consuntivo possiamo dire che I risultati siano andati ampiamente al di là di ogni più rosea aspettativa.
Per questo la programmazione che come Csi Toscana abbiamo già definito vuole essere ambiziosa un po' su tutti i versanti, ma in particolare su quello della promozione sportiva, per essere sempre di più a servizio delle società sportive, delle parrocchie e delle famiglie. Migliorando ulteriormente il sistema dei servizi che già è di ottima qualità.
Riprenderemo “Csi in tour – A ciascuno il suo sport”, che è ormai riconosciuto come il più grande progetto di “sport per tutti” della Toscana. Certamente ce lo ha dimostrato il supporto della Regione Toscana a partire dal presidente Giani.
Certamente è stata una bella soddisfazione avere la collaborazione importante del main sponsor Esselunga, ma anche di Menarini, Estra e Consiag. A tutti va il nostro ringraziamento più sentito. Soprattutto abbiamo avuto la gioia di vedere nelle 42 tappe del tour i nostri “villaggi dello sport” affollati da società sportive, gruppi parrocchiali, associazioni varie e soprattutto tantissime bambine e tantissimi bambini accompagnati dalle loro famiglie. Ed è stato bella la gioia con cui molti comuni grandi e piccoli, con i loro amministratori, ci hanno accolto.
Un “Csi che guarda al futuro” non può non formulare, anche per l'anno che verrà, alcuni auspici con la speranza che si concretizzino:
· che più in generale sia messa fine alla diatriba esistente tra Sport e Salute e Coni, basata più su logiche di potere che sulla necessità di essere a servizio del mondo dello sport.
· che agli enti di promozione sportiva sia riconosciuto il loro ruolo ed il giusto sostegno, in quanto corpi intermedi fondamentali nel rapporto con le società sportive per la promozione delle attività, che rappresentano uno sport autenticamente di base e con valenza educativa, facendo seguire alle belle parole di circostanza i fatti.
· che anche la Regione Toscana, i Comuni, le Istituzioni in genere, riservino allo sport di base l'attenzione che si merita. Non sono utili interventi a “pioggia”, ma è necessario un sostegno a progetti con forte impronta sociale e di attenzione alle fasce giovanili.
· che sia dato seguito ad una importante dichiarazione del presidente Giani a un convegno del Csi con la quale ipotizzava in tempi abbastanza brevi di allargare al privato sociale la possibilità di accedere ai finanziamenti per l'impiantistica sportiva.
· che si riesca a trovare tra enti di promozione sportiva e federazioni sportive un costruttivo dialogo, che ci faccia superare un'inutile e controproducente concorrenza, per arrivare a forme di reciproche e proficue collaborazioni, anche grazie alla sensibilità del presidente regionale del Coni.
· che si consolidi ancor di più il rapporto con associazioni con finalità comuni allo scopo di sperimentare positive collaborazioni.
· che il CSI Centro Sportivo Italiano, continui ad essere portatore dei valori per cui è nato quasi 80 anni fa, ossia non semplicemente un'organizzazione sportiva, ma prima di tutto un'associazione di promozione umana attraverso lo sport e che per questo diventi ancora di più riferimento per le società sportive di base e parrocchiali.
Quindi rivolgo a tutti voi, alle società sportive, ai gruppi parrocchiali, ai circoli, agli amministratori pubblici, agli amici del Coni, delle federazioni sportive e degli enti di promozione sportiva, ai componenti della direzione e del consiglio regionale del Csi, ai componenti delle commissioni tecniche dell'associazione, agli arbitri e giudici di gara, agli educatori sportivi, i più calorosi auguri di un 2023 finalmente ricolmo di serenità e di pace.
Sappiamo che nel corso del 2022 ci sono cose che potevano andare meglio, che ci sono state aspettative andate deluse, che a volte lo scoraggiamento ha rischiato di sopraffarci, che potevamo fare certamente qualcosa di più.
Sappiamo tutto questo e per questo ci soccorrono le raccomandazioni di papa Giovanni XXIII – il papa “buono”: “Non consultarti con le tue paure, ma con le tue speranze e i tuoi sogni. Non pensate alle vostre frustrazioni, ma al vostro potenziale irrealizzato. Non preoccupatevi per ciò che avete provato e fallito, ma di ciò che vi è ancora possibile fare”.
Di nuovo tanti cari auguri per un sereno e positivo anno 2023!
Carlo Faraci, Presidente regionale CSI Toscana
Lasciamo un anno durante il quale il mondo dello sport è tornato a vivere, dopo due anni di una pandemia devastante. E' ripartito con entusiasmo, con voglia immensa di recuperare quello che era andato perduto. Certo la fatica è stata grande, le difficoltà economiche rilevanti e certamente i “ristori” ricevuti dalle associazioni sportive non sono stati sufficienti. Soprattutto la difficoltà maggiore è stata quella psicologica, far tornare le famiglie a vedere nella pratica sportiva un'occasione di socializzazione e di incontro. I giovani, soprattutto, sono stati le maggiori vittime di questa situazione, dove da tutte le parti, anche in modo improvvido, si raccomandava il “distanziamento sociale”.
Il Csi in questi anni c'è stato! C'è stato a tutti i livelli a partire dai comitati territoriali. Ha alzato la voce nei confronti delle Istituzioni ed ha fatto sentire la vicinanza ed il supporto alle società sportive, ai gruppi parrocchiali ed ai circoli ricreativi. A consuntivo possiamo dire che I risultati siano andati ampiamente al di là di ogni più rosea aspettativa.
L'attività sportiva è ripartita in maniera davvero importante, addirittura con l'allargamento a discipline sportive nuove o rilanciando, anche rispetto al periodo pre-pandemia, altre attività tradizionali. Abbiamo registrato un ingresso nell'associazione di moltissime nuove società sportive, tanto da aver avuto un incremento nel corso di questo 2022 di oltre il 20%, rispetto al 2019 (anno precedente la pandemia), di gruppi affiliati e confermandoci ben al di sopra dei 100 mila tesserati in regione.
Anche l'attività formativa, da sempre un nostro fiore all'occhiello, ha visto un pullulare di iniziative sia a livello regionale che territoriale.
Non intendo fare, naturalmente, il racconto delle tante iniziative e attività che abbiamo promosso nel corso del 2022, a dimostrazione di una “ripartenza” che c'è stata sotto ogni punto di vista.
Per questo ringrazio i Comitati territoriali, che attraverso i propri dirigenti ed operatori hanno ripreso, pur in un contesto di grandi difficoltà, con competenza e passione l'attività sportiva e formativa nel solco della storia e delle finalità dell'associazione. Le attività messe in campo rivolte in particolare alle fasce giovanili e alle persone più fragili sono state davvero straordinarie.
Bisognerebbe che alcuni giornalisti di grandi testate nazionali, invece di sproloquiare di cosiddette inchieste senza un minimo riscontro e senza fare distinzioni, mettendo tutti nello stesso calderone, andassero a visitare una società sportiva o una parrocchia dove opera il Csi, oppure un quartiere dove il Csi svolge attività con le persone con varie disabilità, nelle carceri o nelle realtà in cui l'associazione si trova a svolgere il proprio servizio accanto alle persone più fragili. Proprio per questo ha fatto molto bene il nostro presidente nazionale a ricordare per i più disattenti quello che è stato il Csi nei quasi 80 anni della sua storia e quello che è oggi.
Ringrazio di cuore gli arbitri, i giudici di gara, i tecnici, gli istruttori, gli educatori sportivi, che dopo quasi due anni di attività assente, o svolta a intermittenza, hanno ripreso a svolgere il proprio ruolo con rinnovato entusiasmo e la consueta competenza.
Ringrazio le società sportive ed i gruppi parrocchiali che hanno davvero “gettato il cuore oltre l'ostacolo” superando le immense difficoltà che hanno incontrano e trovando nel loro percorso la nostra associazione come punto di riferimento “certo”, su cui contare. Molte di esse hanno scelto il CSI per la prima volta e sicuramente ci ha fatto piacere ricevere gesti di gratitudine per il servizio che i nostri comitati sono riusciti ad offrire, anche semplicemente mettendosi in ascolto dei loro bisogni.
L'anno nuovo è ormai alle porte! Aspettando il 2023 inevitabilmente tante sono anche le speranze alle quali ci appelliamo, ma tante restano anche le preoccupazioni.
Il “covid” che ci ha accompagnati nei 3 anni trascorsi (anche nel 2022 seppure in modo meno devastante) non accenna a lasciarci definitivamente, anche se per fortuna il vaccino è riuscito a contrastarne fortemente la virulenza.
I numerosi conflitti nel mondo, che hanno fatto dire a Papa Francesco che ci troviamo in presenza della “terza guerra mondiale a pezzi”, ci creano sgomento e grande preoccupazione per il futuro. L'aggressione della Russia all'Ucraina è l'atto che ci ha fatto vivere più da vicino cosa significa perdere il dono della pace, senza la quale davvero perdiamo quella serenità che ci fa sperare nel futuro.
Per questo dobbiamo tutti ritrovarci, nel nostro piccolo, nelle parole accorate del Santo Padre, perché si aprano spiragli di dialogo e si torni ad una situazione in cui la pace diventi davvero un sentimento comune. Senza pace, non ci può essere un futuro per nessuno!
Forse lo sport, inteso come forma di incontro, di socializzazione, di comunità, può essere un piccolo mezzo per innalzare almeno simbolicamente un ramoscello di ulivo.
Allora proviamo a ragionare con lo sguardo rivolto al nuovo anno con uno spirito di speranza e anche con un certo “ottimismo della volontà”, che ci può portare a fare un po' di bene per questa nostra società così frastagliata e in difficoltà.
La speranza deve essere il nostro orizzonte!
Anche l'attività formativa, da sempre un nostro fiore all'occhiello, ha visto un pullulare di iniziative sia a livello regionale che territoriale.
Non intendo fare, naturalmente, il racconto delle tante iniziative e attività che abbiamo promosso nel corso del 2022, a dimostrazione di una “ripartenza” che c'è stata sotto ogni punto di vista.
Per questo ringrazio i Comitati territoriali, che attraverso i propri dirigenti ed operatori hanno ripreso, pur in un contesto di grandi difficoltà, con competenza e passione l'attività sportiva e formativa nel solco della storia e delle finalità dell'associazione. Le attività messe in campo rivolte in particolare alle fasce giovanili e alle persone più fragili sono state davvero straordinarie.
Bisognerebbe che alcuni giornalisti di grandi testate nazionali, invece di sproloquiare di cosiddette inchieste senza un minimo riscontro e senza fare distinzioni, mettendo tutti nello stesso calderone, andassero a visitare una società sportiva o una parrocchia dove opera il Csi, oppure un quartiere dove il Csi svolge attività con le persone con varie disabilità, nelle carceri o nelle realtà in cui l'associazione si trova a svolgere il proprio servizio accanto alle persone più fragili. Proprio per questo ha fatto molto bene il nostro presidente nazionale a ricordare per i più disattenti quello che è stato il Csi nei quasi 80 anni della sua storia e quello che è oggi.
Ringrazio di cuore gli arbitri, i giudici di gara, i tecnici, gli istruttori, gli educatori sportivi, che dopo quasi due anni di attività assente, o svolta a intermittenza, hanno ripreso a svolgere il proprio ruolo con rinnovato entusiasmo e la consueta competenza.
Ringrazio le società sportive ed i gruppi parrocchiali che hanno davvero “gettato il cuore oltre l'ostacolo” superando le immense difficoltà che hanno incontrano e trovando nel loro percorso la nostra associazione come punto di riferimento “certo”, su cui contare. Molte di esse hanno scelto il CSI per la prima volta e sicuramente ci ha fatto piacere ricevere gesti di gratitudine per il servizio che i nostri comitati sono riusciti ad offrire, anche semplicemente mettendosi in ascolto dei loro bisogni.
L'anno nuovo è ormai alle porte! Aspettando il 2023 inevitabilmente tante sono anche le speranze alle quali ci appelliamo, ma tante restano anche le preoccupazioni.
Il “covid” che ci ha accompagnati nei 3 anni trascorsi (anche nel 2022 seppure in modo meno devastante) non accenna a lasciarci definitivamente, anche se per fortuna il vaccino è riuscito a contrastarne fortemente la virulenza.
I numerosi conflitti nel mondo, che hanno fatto dire a Papa Francesco che ci troviamo in presenza della “terza guerra mondiale a pezzi”, ci creano sgomento e grande preoccupazione per il futuro. L'aggressione della Russia all'Ucraina è l'atto che ci ha fatto vivere più da vicino cosa significa perdere il dono della pace, senza la quale davvero perdiamo quella serenità che ci fa sperare nel futuro.
Per questo dobbiamo tutti ritrovarci, nel nostro piccolo, nelle parole accorate del Santo Padre, perché si aprano spiragli di dialogo e si torni ad una situazione in cui la pace diventi davvero un sentimento comune. Senza pace, non ci può essere un futuro per nessuno!
Forse lo sport, inteso come forma di incontro, di socializzazione, di comunità, può essere un piccolo mezzo per innalzare almeno simbolicamente un ramoscello di ulivo.
Allora proviamo a ragionare con lo sguardo rivolto al nuovo anno con uno spirito di speranza e anche con un certo “ottimismo della volontà”, che ci può portare a fare un po' di bene per questa nostra società così frastagliata e in difficoltà.
La speranza deve essere il nostro orizzonte!
Per questo la programmazione che come Csi Toscana abbiamo già definito vuole essere ambiziosa un po' su tutti i versanti, ma in particolare su quello della promozione sportiva, per essere sempre di più a servizio delle società sportive, delle parrocchie e delle famiglie. Migliorando ulteriormente il sistema dei servizi che già è di ottima qualità.
Riprenderemo “Csi in tour – A ciascuno il suo sport”, che è ormai riconosciuto come il più grande progetto di “sport per tutti” della Toscana. Certamente ce lo ha dimostrato il supporto della Regione Toscana a partire dal presidente Giani.
Certamente è stata una bella soddisfazione avere la collaborazione importante del main sponsor Esselunga, ma anche di Menarini, Estra e Consiag. A tutti va il nostro ringraziamento più sentito. Soprattutto abbiamo avuto la gioia di vedere nelle 42 tappe del tour i nostri “villaggi dello sport” affollati da società sportive, gruppi parrocchiali, associazioni varie e soprattutto tantissime bambine e tantissimi bambini accompagnati dalle loro famiglie. Ed è stato bella la gioia con cui molti comuni grandi e piccoli, con i loro amministratori, ci hanno accolto.
Un “Csi che guarda al futuro” non può non formulare, anche per l'anno che verrà, alcuni auspici con la speranza che si concretizzino:
· che più in generale sia messa fine alla diatriba esistente tra Sport e Salute e Coni, basata più su logiche di potere che sulla necessità di essere a servizio del mondo dello sport.
· che agli enti di promozione sportiva sia riconosciuto il loro ruolo ed il giusto sostegno, in quanto corpi intermedi fondamentali nel rapporto con le società sportive per la promozione delle attività, che rappresentano uno sport autenticamente di base e con valenza educativa, facendo seguire alle belle parole di circostanza i fatti.
· che anche la Regione Toscana, i Comuni, le Istituzioni in genere, riservino allo sport di base l'attenzione che si merita. Non sono utili interventi a “pioggia”, ma è necessario un sostegno a progetti con forte impronta sociale e di attenzione alle fasce giovanili.
· che sia dato seguito ad una importante dichiarazione del presidente Giani a un convegno del Csi con la quale ipotizzava in tempi abbastanza brevi di allargare al privato sociale la possibilità di accedere ai finanziamenti per l'impiantistica sportiva.
· che si riesca a trovare tra enti di promozione sportiva e federazioni sportive un costruttivo dialogo, che ci faccia superare un'inutile e controproducente concorrenza, per arrivare a forme di reciproche e proficue collaborazioni, anche grazie alla sensibilità del presidente regionale del Coni.
· che si consolidi ancor di più il rapporto con associazioni con finalità comuni allo scopo di sperimentare positive collaborazioni.
· che il CSI Centro Sportivo Italiano, continui ad essere portatore dei valori per cui è nato quasi 80 anni fa, ossia non semplicemente un'organizzazione sportiva, ma prima di tutto un'associazione di promozione umana attraverso lo sport e che per questo diventi ancora di più riferimento per le società sportive di base e parrocchiali.
Quindi rivolgo a tutti voi, alle società sportive, ai gruppi parrocchiali, ai circoli, agli amministratori pubblici, agli amici del Coni, delle federazioni sportive e degli enti di promozione sportiva, ai componenti della direzione e del consiglio regionale del Csi, ai componenti delle commissioni tecniche dell'associazione, agli arbitri e giudici di gara, agli educatori sportivi, i più calorosi auguri di un 2023 finalmente ricolmo di serenità e di pace.
Sappiamo che nel corso del 2022 ci sono cose che potevano andare meglio, che ci sono state aspettative andate deluse, che a volte lo scoraggiamento ha rischiato di sopraffarci, che potevamo fare certamente qualcosa di più.
Sappiamo tutto questo e per questo ci soccorrono le raccomandazioni di papa Giovanni XXIII – il papa “buono”: “Non consultarti con le tue paure, ma con le tue speranze e i tuoi sogni. Non pensate alle vostre frustrazioni, ma al vostro potenziale irrealizzato. Non preoccupatevi per ciò che avete provato e fallito, ma di ciò che vi è ancora possibile fare”.
Di nuovo tanti cari auguri per un sereno e positivo anno 2023!
Carlo Faraci, Presidente regionale CSI Toscana
scritto da Carlo Faraci Presidente regionale - intervistato da Miranda Parrini -Area Comunicazione CSI Toscana
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