Messaggio di fine anno del presidente regionale
"Il 2021 è alle porte, auguri di buon anno!"
è il messaggio di Carlo Faraci, presidente regionale CSI Toscana
Cominceremo il nuovo anno nel segno del cambiamento e nella speranza di ripartire presto con lo sport, superando questa pandemia per costruire una nuova realtà.
Ci facciamo trovare prontissimi, salvaguardando il nostro patrimonio sportivo, educativo e formativo, evitando che vada disperso a causa della stanchezza e della sfiducia. Continueremo a servire la meravigliosa idea di sport per tutti ed a misura di ciascuna persona. Con le proprie società sportive, con i propri dirigenti, arbitri, giudici, istruttori, allenatori, animatori insieme dobbiamo essere i portatori di un messaggio di speranza agli studenti, atleti, sportivi giovani, adulti e anziani, lavoratori, pensionati, disoccupati, in cerca di lavoro e tutti coloro che in un periodo così difficile, stanno trasformando questa sequenza temporale di limitazioni in un'occasione di crescita, traendo dalle avversità un'opportunità per essere migliori, un'esperienza che sta rafforzando il rispetto verso gli altri e il senso di responsabilità personale.
Il Csi ha sospeso le attività nel rispetto delle normative in essere e perché la salute è un bene da non mettere a rischio. In questi mesi vissuti per combattere il covid19 ed il disagio sociale, il mondo è profondamente cambiato. Si contano tante vittime del virus, lutti e crisi economica sono le condizioni che limitano la nostra libertà.
Tante persone, anche amici del Csi, sono stati colpiti duramente negli affetti con la perdita dei loro cari. Molti ne portano tuttora i segni per tutto quello che hanno dovuto vivere in prima persona, come il nostro presidente nazionale nella sua terra di Bergamo. Quest'anno 2020 è stato pesante anche per le società sportive, molte delle quali hanno rischiato la propria esistenza, dovendo rinunciare a svolgere per mesi la propria attività, non sapendo se e quando potevano riprenderla. Le società sportive Csi e i gruppi parrocchiali hanno sofferto ancora di più, perché hanno visto rallentare se non annullare la loro missione educativa. Contraccolpi pesanti anche per gli operatori che dal fermo delle attività sportive e per la chiusura delle strutture sportive, si sono visti mancare quei compensi, che pur in uno stato di precarietà, rappresentavano per loro l'unica fonte di sostentamento.
La situazione appare in tutta la sua gravità, è comprensibile farsi prendere dallo sconforto e dalla rassegnazione. Ma proprio In questo periodo più che mai, tutte le persone hanno bisogno di scambiarsi segni di solidarietà e amicizia, gesti di gentilezza che aiutano a vivere la voglia di sentirsi comunità. Questa pandemia invece ha fatto emergere gli istinti peggiori di taluni enti od organizzazioni sportive, che non si sono peritati a mettere in atto azioni di squallido sciacallaggio per recuperare qualche tessera o qualche affiliazione in più interpretando in modo scorretto le normative vigenti. Chi ha il potere e la responsabilità di gestire la cosa pubblica trovi la forza di fare ordine nelle regole e di imporre la strada della correttezza.
Il questo periodo drammatico il Csi ha saputo essere presente, programmando le iniziative di significativa impronta sociale, di alcuni comitati territoriali, svolte a distanza o, comunque, nel rispetto rigoroso dei protocolli di sicurezza e che hanno coinvolto centinaia di ragazzi, giovani, adulti, anziani. Formazione sia per animatori dei centri dei centri estivi, per arbitri, giudici e dirigenti. L'attività sportiva cosiddetta “normale” si è fermata, ma non si è fermato il rapporto con le società sportive, che anzi si è consolidato. Molte di esse ci hanno ringraziato per la vicinanza e per il supporto, ad esempio per accedere ai contributi delle istituzioni e del Coni per la “ripartenza” dello sport. La fase assembleare che stiamo vivendo è un momento importante della vita associativa, che programma il futuro ed il rinnovo degli organismi associativi.
In questo periodo drammatico abbiamo bisogno di gesti concreti di attenzione, altruismo, intelligenza, passione per lo sport e per la salute di tutti, dai genitori, ai nostri ragazzi che sono i veri protagonisti della storia, confortati dalle parole che infondano speranza e coraggio, atti di vicinanza e partecipazione. Importanti azioni che coinvolgano gli adulti, gli anziani e gli adolescenti che particolarmente risentono dell'incertezza e della mancanza della socializzazione, specialmente coloro che portano in sé un carico di ansia e sfiducia e comprendere e aiutare le ferite profonde nell'anima dei ragazzi. Occorre mettersi in ascolto e capire il loro punto di vista, i problemi e fargli capire il dono di una vita giovane e preziosa che può vincere con l'istruzione, lo sport e l'impegno nelle sfide del presente, che sono i valori fondamentali della mission dello sport educativo del Csi.
Il mio augurio più sincero a tutti, unitamente alla direzione e al consiglio regionale, per un 2021 finalmente di pace e serenità, per essere migliori e ancora più forti.
Un augurio particolare a tutti i dirigenti che assumeranno ruoli ai diversi livelli, ma soprattutto di servizio a tutta l'associazione. Grazie, davvero per la vostra disponibilità. Noi ci siamo e noi ci saremo, perché il CSI Toscana è al fianco delle società sportive, dei gruppi parrocchiali, dei circoli, di tutte le aggregazioni impegnate nella promozione sociale dello sport per tutti, auguri di buon anno!
Vi saluto con le parole di Papa Francesco, scritte in occasione del Suo messaggio per la Giornata mondiale della Pace, in riferimento alla terribile pandemia che ci ha colpiti.- “Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, perché nessuno si salva da solo e nessuno Stato nazionale isolato può assicurare il bene comune della propria popolazione”.
Carlo FaraciPresidente Csi Toscana
scritto da redazione
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