Per accogliere con «gentilezza» tutti i ragazzi"
Il punto dell'assistente ecclesiastica nazionale don Alessio Albertini su Avvenire 27maggio 2021
Per accogliere con «gentilezza» tutti i ragazzi - di Don Alessio Albertini
Chissà quante volte sarà capitato anche a voi di essere invitati a qualche cena di compleanno e, dopo aver degustato la frutta, prepararsi al piatto successivo e prendere coscienza che con il dolce “il bello sta arrivando”. E quando durante la festa patronale, terminati i riti liturgici, ormai maleodoranti di fritto e soddisfatti dalla griglia, in piedi in mezzo al buio rivolgiamo lo sguardo verso l’alto perché è da lì che verrà “il bello” dello spettacolo pirotecnico è sempre così: in fondo c’è ancora qualcosa di bello che deve arrivare, capace di segnare la vita di ciascuno, di renderla degna di essere vissuta. Ecco allora l’approssimarsi dell’estate come la stagione di nuovi colori, in cui è bello incontrarsi e il tempo si dilata insieme alla voglia di muoversi. L’emozione di questa estate 2021 è quella di sapere che finalmente si ricomincia, si riaprono le porte per scendere nuovamente in campo e tornare a fare sport. Il CSI non ha voluto farsi sorprendere preparando il sussidio “Olympia Games, estate a 5 cerchi” per accompagnare le attività sportive dei ragazzi. Non è sicuramente un testo per allenare gli atleti per la prossima olimpiade di Tokyo ma per ricominciare a sognare e far sognare le giovani generazioni che tanto hanno sofferto in questo tempo di pandemia. Il sogno è come una pietra d’inciampo sulla strada dell’abitudine che spesso annulla ogni attesa e ogni responsabilità. Sognare è incamminarsi verso un obiettivo, con fatica, ma con la soddisfazione di provarci. Allora l’originalità della proposta CSI non si trova nelle pagine del sussidio; il suo valore non è dato dai “mi piace” sui social; neppure la sua funzionalità è rintracciabile nelle tante idee che offre. Sicuramente tutto questo è vero. Tuttavia il vero segreto del testo è l’invito a scaldare il cuore di chi lo sfoglierà tra le mani per accogliere con “gentilezza” tutti quei ragazzi che, ai centri estivi, verranno o non verranno, e andranno a cercarli perché non si rassegnano a lasciarli soli. In ciascuno di loro c’è un grande desiderio di essere cercato, accolto, amato per esprimere tutte le sue potenzialità. Ha voglia di percepire che c’è qualcuno che crede in lui e passa del tempo con lui. L’estate a cinque cerchi proposta dal CSI è la perdita della cognizione del tempo che scorre per viverlo in pieno al servizio dei ragazzi. Insomma, un libro come «Olympia Games», bellissimo nella sua veste grafica, da solo non basta. Perché funzioni è necessario un bravo educatore che ama il suo mestiere, che sa che facendolo bene lascerà un sorriso a qualcuno rendendogli migliore la sua vita.
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scritto da AVVENIRE
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